domenica 9 settembre 2007

l'uomo che non smette di crescere

Ucraino, per una patologia alla ghiandola pituitaria, ha raggiunto i 2 metri e 58. È nel Guinness, ma lui sogna una vita normale
MILANO – Nell’edizione 2008 del «Guinness dei primati» sarà indicato come l’uomo vivente più alto del mondo, con i suoi 2 metri e 58 di altezza. Ma di questo record Leonid Stadnik, veterinario ucraino di 36 anni, farebbe volentieri a meno. Le sue misure non sono infatti frutto del caso e della natura, bensì la conseguenza di una patologia dovuta ad un alterato comportamento della ghiandola pituitaria, che stimola un eccesso di produzione dell'ormone della crescita.
CRESCITA CONTINUA - La disfunzione potrebbe essere lo spiacevole effetto collaterale di un’operazione al cervello subita all’età di 14 anni: a quel tempo Leonid aveva una statura nella norma. Dopo l’intervento ha invece iniziato a crescere a dismisura. Il timore è che la sua altezza e il suo peso (che attualmente è di circa 200 chili) non si fermino qui: se non sarà curato adeguatamente, il giovane veterinario rischia di incrementare ancora la sua stazza, con evidenti rischi per la sua sopravvivenza. Basti pensare che per il Guinness risulta alto 2 metri e 53 centimetri, misura rilevata nel 2006; ma in poco più di un anno Leonid si è già alzato di altri 5 centimetri.
MOVIMENTI IMPOSSIBILI - La sua crescita eccezionale nel corso degli anni non gli ha impedito di condurre un’esistenza tutto sommato normale, nonostante le difficoltà nel reperire abiti e scarpe su misura. Almeno fino ai tempi più recenti. Non a caso, si è laureato e ha iniziato ad esercitare la professione medica curando gli animali, la sua vera passione. Ma anche questa oggi è a rischio: Stadnik era infatti solito spostarsi per le campagne attorno a Podolyantsi, dove vive, utilizzando una bicicletta. Ora non può più fare nemmeno questo perché non esiste in commercio un velocipede adatto al suo corpo. Non potendo lavorare come veterinario, si barcamena tra piccoli lavoretti di riparazione, soprattutto di grondaie, stipiti e parti alte degli immobili.
LA MOBILITAZIONE - Il suo caso ha catturato l’attenzione dei veterinari italiani che, spontaneamente, con un giro di telefonate hanno iniziato una grande mobilitazione in suo favore. Due gli obiettivi: far costruire in Italia una bicicletta della sua misura e in grado di sopportare il suo peso, per consentirgli gli spostamenti (attualmente per lui è impossibile anche salire a bordo di un’auto e perfino prendere un autobus, visto che gli abitacoli hanno un’altezza insufficiente ad ospitarlo); e organizzargli, se lui lo vorrà (sono in corso contatti tramite l’ambasciata ucraina), una trasferta nel nostro Paese per un consulto che consenta di individuare una terapia adeguata. «Vorremmo offrirgli maggiori opportunità di cura – spiega Anna Negro, veterinaria dell’associazione Avemus, il gruppo che sta coordinando la campagna per offrirgli nell'immediato un mezzo di trasporto -. In Italia siamo all’avanguardia nel campo della ricerca endocrinologica e i nostri primari sono tra i più quotati al mondo».
LE INIZIATIVE - Quelli di Avemus hanno messo a disposizione il loro sito per coordinare le iniziative a sostegno di Leonid. Sono poi già stati contattati due artigiani ciclisti che si sono detti pronti a realizzare una bicicletta adatta alle misure del veterinario ucraino. Per il passo successivo, quello delle cure, sarà invece necessario confidare sulla generosità non solo della categoria ma anche di privati cittadini e eventuali sponsor che volessero dare il proprio contributo. «I veterinari italiani hanno già risposto positivamente all'appello - conferma la dottoressa Negro -. Vorremmo aiutare questo giovane collega a continuare a svolgere il suo lavoro. E, prima ancora, a poter sperare in un'esistenza il più possibile normale».

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/08_Agosto/25/veterinario_ucraino_uomo_piu_alto_mondo.shtml

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