sabato 10 novembre 2007

Luce bianca e monti azzurrini


Sempre caro mi fu quest'ermo colle, / e questa siepe, che da tanta parte / dell'ultimo orizzonte il guardo esclude
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Giornata freddissima e molto assolata: luce ideale per fotografare e per pensare.
Credi anche d'intuire perché un libro sacro, caro all' Occidente, faccia iniziare gli atti di creazione con un "E luce sia" (almeno nei libri più antichi, d'ispirazione mesopotamica, prima che quei ciarlieri e cerebrali greci lo corressero con un "In principio era il Verbo". Il verbo è l'Uomo, il culto nuovo; la luce è il Sole, il culto ancestrale).
Ed è in queste giornate che un marchigiano di frontiera come me, un' abitante costiero, continuamente cullato dalla nenia marina, può osservare la maestosità delle cime: e che cime! Quelle del Gran Sasso.
Nonostante dìstino quasi cento km e siino invisibili per la maggior parte dell'anno, in queste giornate quei picchi svettano e me le godo da casa mia, dal mio rifugio, coperto solo da qualche antenna e parabola che, come la siepe del mio corregionale Leopardi, il guardo esclude.
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Così tra questa / immensità s'annega il pensier mio: / e il naufragar m'è dolce in questo mare
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la voce di mia moglie mi riporta alla civiltà quotidiana...forse non era del mare la nenia...

giovedì 1 novembre 2007

Pessimismo della ragione

Sul mio pessimismo resto ottimista, non mi ucciderà

Sacra Mazzetta

Frate sospettato di prendere tangenti per annullare matrimoni a Fermo
Sarebbe stato incastrato da un investigatore privato reclutato da alcune persone cui il religioso aveva chiesto soldi per avviare le pratiche

http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/frate-tangenti/frate-tangenti/frate-tangenti.html

A carico del frate, appartenente all'ordine dei Missionari della Fede, il detective ha raccolto prove registrando e filmando con una telecamera nascosta le trattative sul 'pizzo'. A quel punto il frate è stato allontanato dall'incarico. Prima di approdare a Fermo, l'uomo aveva prestato servizio presso il Vicariato di Roma, dove pare si fosse reso protagonista di fatti analoghi. "E' un episodio deprecabile - ha commentato il presidente del Tribunale ecclesiastico marchigiano mons. Vinicio Albanesi - che getta fango su un meccanismo sano e una struttura che in passato è stata portata ad esempio per la sua efficienza. Al di là dell'aspetto legale, quanto commesso da questo religioso è al limite della blasfemia". Secondo monsignor Albanesi (che da circa un anno non è più presidente del Tribunale, ed è stato sostituito da don Mario Colabianchi), probabilmente il frate sperava di farsi retribuire una qualche forma di consulenza esterna, "extra funzione, millantando credito. Io però - afferma il sacerdote - non l'ho conosciuto personalmente e della vicenda non so molto. So che il frate è arrivato dopo che ho lasciato la presidenza, e che è già stato trasferito in un'altra città".
Sul piano teorico, in base al diritto canonico, un illecito come quello di cui il religioso è sospettato (astrattamente prefigurabile, precisa mons. Albanesi, come un atto di simonia) potrebbe portare alla scomunica. Ma a quanto risulta, il caso del frate non sarebbe così grave, e per lui non ci sarebbero provvedimenti del genere alle viste.

Amen.